Se lo spazio popolato in cui ci agitiamo è mtaforicamente chiamato "teatro della vita", osservando i "teatrini", cui è approdata da un paio d'anni l'espressione artistica della Zappi, ci viene spontanea la riflessione che l'artista abbia voluto semplificarci la comprensione di quell'agitarsi umano, isolando porzioni concluse dello spazio stesso e del tempo. Il risultato è straordinario, efficace e chiaro, anche se composito. La contraddizione esistenziale tra il bene e il male si compone nella natura stesa dell'opera spesso costipata di scene traumatiche che si sciolgono nell'aspetto ludico, dettato dalla proposta di serenità riscontrata in ogni passo dell'artista; serenità che assomiglia a quella di Benigni ne' La vita è bella.
Il giocattolo ancestrale deve essere di legno e per essere un giocattolo, anche per adulti però, i colori impiegati non sono tossici, i chiodi sono sostituiti da perni lignei, la decorazione a mano è vivace ed accattivante. La scena. nelle sue giuste proporzioni possedibili e controllabili, è popolata, a volte costipata di personaggi quasi sempre reali, ma a volte archetipi narrativi (il re e la regina ecc.); essi possono essere spostati, diversamente relazionabili fra loro.
Ogni spettatore-attore può interagire manualmente o col pensiero di personali interpretazioni. E' questo il gioco!! Tutte le figurazioni del teatro sono comprese nei "teatrini" della Zappi, ma una prevale, l'ironia di chi ha raggiunto una propria sapienza, artistica ed umana, e intende esorcizzare le barbarie. Un tema, in particolare, lo dimostra: la rappresentazione di un'esecuzione (impiccagione ma non cremazione!) in un lager nazista, durante un concerto di altri "ospiti" e con l'omaggio del present-at-arm delle guardie; sopra al boccascena, nel frontalino che contiene sempre un brano della narrazione pittorica, c'è il logo Arbeit macht frei.
Temi di altri teatrini sono: il Carroccio; La Bella Addormentata; Cile e costumi; La Bulgaria; Il Circo e, soggetti ancora ad ipotesi di riproposizioni in sequenza, Il Giubileo e Il Natale. Quest'ultimo ha appena ricevuto il riconoscimento del I° premio alla fiera internazionale del giocattolo. Il Carroccio invece ha procurato all'artista la commissione di un'analoga opera dedicata al Palio di Siena.
Nell'insieme, i lavori della Zappi nelle arti applicate rappresentano l'auspicata evoluzione, cui si è accennato, dalla pittura di tradizione ad una personale modernità, maturata interiormente anzichè imposta dalle mode. Non a caso Maria Luisa Zappi è diventata presidente del gruppo Donne Artigiane della Lombardia.